* Il festival
Otto serate di grande musica tra “Le mani del Salento”
Classiche Forme è sin dalla sua nascita un festival ambientato nell’arte e nella natura con un’identità precisa e inconfondibile, di certo tra le iniziative di divulgazione culturale più importanti a livello europeo per aver rivitalizzato la percezione della musica da camera nell’immaginario di giovani e pubblico mainstream.
Il Festival Internazionale di Musica da Camera fondato e diretto dalla pianista Beatrice Rana torna nel Salento, per l’ottava edizione, dal 14 al 21 luglio 2024: porta la grande musica nei luoghi d’arte e nella campagna salentina, ospitando solisti di fama mondiale, sempre puntando a creare occasioni che abbattano le barriere tra palcoscenico e pubblico. E quest’anno con una missionin più: piantare alberi nei territori devastati dal batterio Xylella fastidiosa insieme a Fondazione Sylva, organizzazione no-profit impegnata nella rigenerazione ambientale.
Questa ottava edizione è ispirata a “Le mani del Salento”. In un momento in cui sembra che l’unica via perseguibile per aprirsi al futuro sia lo sviluppo e l’approfondimento delle potenzialità dell’intelligenza artificiale, le “mani” e il loro grande potere creativo possono essere la declinazione di quell’intelligenza artigianale che, insieme a quella emotiva, darà la possibilità all’uomo di dare corpo alle proprie idee e ai propri sogni e di realizzarli in modo unico e straordinario dice Beatrice Rana
L’impaginato del festival
Il Concerto per la città, il 13 luglio, al Parco di Belloluogo di Lecce, è l’Anteprima del festival. Seguono otto serate in luoghi iconici del capoluogo e di altri tre comuni del Salento e cioè Masseria Le Stanzìe di Supersano, il Castello Volante di Corigliano d’Otranto e Fondazione Le Costantine a Casamassella (frazione di Ugento), quest’ultima per la speciale serata che vedrà, tra l’altro, la prima esecuzione assoluta de La romanza dell’ulivo, titolo della Commissione Classiche Forme 2024 firmata dal Premio Oscar Nicola Piovani.
L’impaginato del festival comprende brani che fanno parte della più grande tradizione cameristica, sonate, trii, quartetti celebri, accostati a interessanti trascrizioni, poco eseguite, come la Sinfonia Pastorale di Beethoven trascritta per sestetto d’archi.
In particolare a caratterizzare questa edizione la presentazione di tutti i trii con pianoforte di Antonin Dvořák che sarà possibile ascoltare sia nell’interpretazione di artisti acclamati, come Sayaka Shoji, Kian Soltani e della stessa Rana, che in quella di giovani talenti di alcune delle più importanti accademie musicali di perfezionamento.
Un programma tutto ispirato al classicismo viennese, poi, per il concerto del Quartetto Modigliani, con il Quartetto “Milanese” di Mozart e il Quartetto "Razumowsky" Op. 59 n. 1 di Beethoven.
Spicca, infine, per la Maratona Finale, un programma tutto francese intitolato, appunto, Hommage à la France in cui affianco ai brani pianistici a 4 mani di Fauré e Ravel, saranno proposti il Concerto in re maggiore per violino, pianoforte e quartetto d’archi, Op. 21 di Chausson e il celebre Quintetto in fa minore per pianoforte e archi di Franck.