Il Palazzo del Seminario di Lecce fu costruito sul lato destro di Piazza Duomo dal Vescovo Michele Pignatelli, grazie al contributo di molti nobili locali (1694). Il progetto viene affidato al grande architetto e scultore leccese Giuseppe Cino che termina i lavori nel 1709, sotto il vescovado di un altro Pignatelli, Fabrizio, artefice dell’ampliamento della struttura con l’aggiunta del piano attico (1729).

Dal chiostro porticato, si accede al primo piano, sede oggi delle sale del Museo Diocesano d’Arte Sacra – MuDAS, alla Curia Arcivescovile e all’Archivio Storico Diocesano.

Al piano terra alcune sale sono destinate alla Galleria d’Arte Sacra Contemporanea, all’Istituto Superiore di Scienze Religiose e alla Biblioteca Innocenziana, intitolata al vescovo di Lecce Antonio Pignatelli, papa col nome di Innocenzo XII.

Entrati nel bellchiostro, lo sguardo converge al centro dove, su un basamento di tre gradini, si erge, elegante, un piccolo pozzo in pietra leccese, opera di Giuseppe Cino, paragonato a un raffinato cestello di frutta. Sulla vera, dalla particolare forma ovale, girali vegetali si alternano a motivi legati all’acqua, evidente richiamo alla stessa funzione del pozzo. Due pilastrini dai quali fuoriescono testine di angeli e rigogliosi frutti e germogli sorreggono l’arco decorato con festoni di frutta e puttini. In alto, la statua di Sant’Irene, antica patrona della città.